Parole al ventolettura di 2'
La Terra era stanca, stanca di essere sfruttata, abusata, maltrattata. Soprattutto era stanca di tutte quelle parole al vento che i suoi abitanti continuavano a pronunciare senza rendersi conto che il vento era suo grande amico e le riportava ogni singola promessa, buona intenzione mai rispettata… oltre il danno la beffa!
Il vento raccoglieva in tutto il pianeta i propositi di ridurre il riscaldamento globale, l’inquinamento, gli allevamenti intensivi, la produzione della plastica o i voli aerei, ma il tempo passava senza che si trasformassero in azioni concrete.
La Terra non aveva più lacrime da versare, stava diventando sempre più secca e arida nella speranza che l’uomo, a cui aveva donato tutta se stessa, capisse che non c’era più tempo per parlare; che lei aveva bisogno che tutto ciò che la faceva soffrire si fermasse subito, ora!
La delusione e il desiderio di giustizia prevalsero e la tristezza si tramutò in rabbia.
Fuoco, vento, oceani, terremoti…..No, niente di tutto questo poteva andare bene, niente catastrofi, la Terra voleva solo “fermare” l’uomo, non annientarlo. Era sufficiente che si fermassero le automobili, le fabbriche, gli aerei, l’economia, insomma la vita dell’essere umano, non in senso biologico ma sociale! Così si rivolse a lui, un semplice virus, che partito dalla Cina, si sarebbe diffuso ovunque obbligando le persone a chiudersi in casa per evitarlo.
Certo non poteva immaginare che le conseguenze sarebbero state così drammatiche, che nel frattempo l’uomo, così tecnologicamente avanzato, riducendo sempre più i finanziamenti per la sanità, non avesse abbastanza strumenti per combatterlo o addirittura dotazioni per proteggersi e letti negli ospedali per curare gli ammalati.Soprattutto, non credeva che anche questa volta, l’uomo avrebbe preso sotto gamba il problema e che per questo, sarebbero morte migliaia di persone.
Fu così che si rese conto che la situazione le era sfuggita di mano, la sua sofferenza non poteva essere sedata dalla sofferenza dell’uomo.
Ora l’umanità era ferma, l’inquinamento ai minimi storici, ma a quale prezzo?
No, non era questo che voleva, ma ormai non era più possibile fermarlo. Un po’ alla volta, parola dopo parola, stretta di mano dopo stretta di mano, il virus avrebbe colpito tutta l’umanità, senza distinzione di razza, età o sesso.
Ora l’uomo era obbligato ad agire, subito, immediatamente, per trovare una via d’uscita. Niente parole al vento, solo fatti.
L’umanità ce la farà, è una certezza non una speranza, e allora la Terra piangerà di gioia!