Buoni propositi per gli anni che verranno (e per la quarantena che stiamo affrontando)lettura di 6'
Ringrazio la mia cara amica Beatrice, senza di lei è piuttosto improbabile che sarei finita a riesumare questa lista di buoni propositi scritta quando avevo circa diciotto anni. Sì, come tutti a quell’età, annaspavo tra deliri paranoici, drammi amorosi e speranza giovanile (e lo capirete quasi subito leggendola). Quella speranza che ti convince che le cose andranno meglio (un giorno), che impareremo dai nostri errori (un giorno), che c’è sempre tempo per rimediare (un giorno).
Dieci anni dopo, quel giorno non è ancora arrivato, però mi sono ritrovata inconsapevolmente a buon punto (purtroppo, sempre molto lontana dall’unica cosa che veramente conta: imparare a cucinare)!
Vi anticipo che non tutto viene da me, in alcuni casi mi sono limitata a raccogliere cose che mi hanno fatto pensare o sorridere. Come vedrete, ho cercato di attribuire goffamente i meriti quando dovuti.
Mi scuso se le citazioni sono davvero poco auliche ma la lista è nata come un gioco e come tale va maneggiata. Ve la offro con la fiducia di farvi ridacchiare almeno un po’ in questi giorni claustrofobici. Riadattando le parole di Silente a Harry Potter: la saggezza la si può trovare anche negli oroscopi più popolari, se solo uno si ricorda… di accendere la luce.
Prometto solennemente di non aver alcuna intenzione di dispensare buoni consigli. Spero, al contrario, di riceverne di nuovi. Ecco a voi la lista, prendete e aggiungetevi tutti:
- Darsi degli obbiettivi teoricamente fattibili, praticamente impossibili, così da ottenere, comunque vada, risultati accettabili (idea di un caro amico che, so, non vorrebbe essere citato);
- Fondare un “club per paracarri” il cui unico scopo è evitare di farsi delle domande e darsi automaticamente delle risposte, evitare di affogare tra le migliaia di possibili interpretazioni, plausibili cause, infinite conseguenze e opportunistiche giustificazioni.
Nb. Per dirla brutalmente: no alle dietrologie e alle “scopate mentali”.
Agli iscritti è vietata inoltre l’analisi minuziosa [e ossessiva] di gesti e parole, così da concentrarsi sulla visione d’insieme; - Qualora il punto precedente risulti particolarmente difficile, scalare una montagna per non pensarci. Permesse anche altre attività, purché siano altrettanto impegnative. Consigliatissimi i lavori alienanti. Perché non qualcosa di socialmente utile?
- Abituarsi ai silenzi senza entrare in trip paranoici dai toni drammatici;
- Non lasciarsi sopraffare dalla senilità, ovvero “finirla prima o poi con il caso” (cit. dal film “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders). Sono banditi dunque: periodi di autismo, ibernazione, letargo, quarantena, time-out, sonno prolungato, stand-by, semi-coscienza, rekonvaleszenz e simili (salvo disposizioni governative, ovviamente);
- Portare a termine tutto ciò che è rimasto più o meno consciamente in sospeso. Parola chiave: concludere (nella lista sono compresi libri-mattone, film-un-po’-pera, relazioni-logoranti-e-complicate, amicizie-di-cortesia e affini);
- Guardare almeno 100 film-che-sono-anni-che-rimando-ed-è-scandaloso-che-non-abbia-mai-visto;
- Leggere almeno 50 libri-che-sono-anni-che-rimando-ed-è-scandaloso-che-non-abbia-mai-letto;
- Imparare a cucinare;
- “Si lanci accidenti a Lei” (cit. dal film “Il favoloso mondo di Amélie” di Jean-Pierre Jeunet). Motto chiave: prendere coraggio! Iniziare con cose alla portata di tutti, fare qualche tentativo con la sincerità (senza abbandonare la buona educazione), provare a dire cosa si prova, si pensa, si ipotizza… Anche a costo di sentirsi scemi!!! Per citare l’immensa Maggie Smith in Downton Abbey “life is a play in which players must appear ridiculous”.
- Decidere che “è arrivato il momento di distruggersi con onestà, di non andare più d’accordo, di dire che il re è nudo – quando è nudo come un verme. E avere l’onestà di continuare a salutarsi. A quel punto sì che varrà qualcosa salutarsi” (cit. I Ministri, gruppo musicale che non ascolto da allora ma all’epoca tenevano un blog interessante). Insomma, imparate a litigare, se litigare è necessario.
- Pensare meno, essere di più!;
- “Stop watching yourself: you watching yourself watching others watch you|” (cit. un oroscopo che citava tale Neale Donald Walsch);
“Go out in the world and work like money doesn’t matter, sing as if no one is listening, love as if you have never been hurt, and dance as if no one is watching” (cit. di dubbia provenienza, vista attribuire al Dalai Lama, a Victor Hugo, a un proverbio irlandese e non sono andata oltre nella ricerca. In ogni caso, per noi si collega al punto precedente);
Cremare le delusioni, invece di imbalsamarle e conservarle come tesori (cit. Di Rob Brezsny che nel suo oroscopo citava tale Henry S. Haskins); - Prendere confidenza con un po’ di autostima, sapendo che di persone più brillanti, più attraenti, più spiritose, armoniose, eleganti, ingegnose, sane, fortunate etc. se ne incontreranno sempre, e neanche poche. Per questo, concentrarsi anche sul resto del mondo, quello meno scintillante, prendendo coscienza che:
- Amarci meno di quanto ci amino gli altri non ci rende amabili [cit. di Rob Brezsny]
- Sì, poteva andarti peggio;
- Prendersi degli impegni che vadano oltre la settimana (iscriversi a corsi di varia natura, entrare in svariati gruppi, cercare un hobby, attivare promozioni telefoniche, adottare piante grasse e simili);
- Fare più sport;
- Contribuire a migliorare il mondo (in qualsiasi modo, anche solo facendo i biscotti);
- Avere cura/prendersi cura di qualsiasi cosa, ma di qualcosa!
- Dire all’attimo: “Verweile doch, du bist so schön!” (cit. “Faust” di Goethe) , che significa: “Fermati, sei così bello!”. Insomma, ragazzi, carpe diem! (È opinione condivisa che, se detto in tedesco, possa funzionare davvero);
- Abbracciare abbracciare abbracciare (se possibile senza sembrare un pinguino o un pino ma, va bene, l’importante è partecipare), cercando di dare un poco di calore umano di tanto in tanto a qualcuno di meritevole. Continuare tuttavia a selezionare tali individui;
- Festeggiare tutti i compleanni;
- Tentare di rianimare l’ormai moribondo karma e mantenerlo in vita ancora per un po’. In proposito, ricordarsi sempre (a memoria) la Regola D’Oro di Confucio: “己所不欲,勿施於人” (pronuncia: jǐ suǒ bú yù, wù shī yú rén), che tradotta significa: “Non fare agli altri ciò che tu stesso non vorresti fosse fatto a te”;
- Smettetela di stroncare brave persone;
- Accettare con serenità che alcune cose non le accetterai mai con serenità (cit. Facebook);
- Bandire le questioni di principio;
- Smetterla di fare lunghe dissertazioni su tutte le cose che non ti piacciono, che non ti sono piaciute e che non ti piaceranno, e iniziare a parlare delle cose che, invece, ti piacciono, e anche tanto! Sperare sempre che si intuiscano, non si sa in virtù di quale magia, è una sciocchezza;
- Iniziare a fare più complimenti e più spesso. Se possibile, magari, un po’ più articolati di “è molto bello”, “mi è piaciuto molto”, “ma davvero, cavolo, bello”. Smetterla di articolare per bene sempre solo le critiche;
- Finirla con la modalità “rampant sarcasm which ruins almost tender moments” (cit. qualche meme su internet) e iniziare a prendere complimenti, elogi, cose dolci, apprezzamenti e simili, come una persona grande. Scoprire, magari, quale dovrebbe essere il modo adulto di gestire tali situazioni. NB. In ogni caso, smettila di far sentire scemi gli altri, solo perché sei in imbarazzo tu;
- Smetterla di pensare che chi hai davanti sia un infido-bastardo-ipocrita-anguilloso-doppiogiochista e soprattutto stronzo, che fa segretamente parte di un piano più grande che mira, con ogni mezzo, alla tua infelicità… Le probabilità che tutto questo sia vero sono piuttosto scarse. Non sei così importante. Quindi cerca di prendere il bene, quando si presenta, per quello che è;
- Chattare meno, perché “nel mondo della comunicazione in tempo reale accadono talvolta aberranti incomprensioni irreali… Meglio annusarsi” (scritto da qualcuno all’epoca che ho appuntato sotto il nome di “Eventi Olistici”);
- Non smettere di esprimere desideri quando vedi stelle cadenti;
- Imparare il nome delle persone quando si presentano e, successivamente, chiamarle per nome;
- Nuotare tra il dire e il fare (cit. un oroscopo?);
- Avanzare pretese;
- Essere felice almeno un’ora a settimana. Intendiamo: incondizionatamente felice.